La Sala Assemblee di SILEA SpA intitolata alla memoria del primo presidente, Giovanni Fazzini

La seduta dell’Assemblea di coordinamento intercomunale dei comuni soci di SILEA SpA svoltasi martedì 16 Aprile è stato il contatto istituzionale in cui si è svolta la cerimonia di intitolazione della Sala assemblee di SILEA alla memoria di Giovanni Fazzini.
Una cerimonia molto sobria ma al tempo stesso particolarmente carica di commozione ed emozione, sottolineata dalla presenza della vedova, dei figli e del fratello, oltre che di una delegazione del comune di Premana.
Personaggio di primo piano del mondo politico ed amministrativo lecchese scomparso il 1° novembre dello scorso anno, Giovanni Fazzini era stata l’anima prima del Consorzio Intercomunale Eliminazione Rifiuti Solidi, costituitosi nel 1972, che aveva avviato la costruzione dell’impianto di termovalorizzazione di Valmadrera, e quindi aveva guidato nel 1995 la nascita di SILEA SpA come primo presidente.
La cerimonia, introdotta da Virginio Brivio, Sindaco di Lecco e presidente dell’Assemblea di coordinamento, ha visto l’intervento del presidente di SILEA SpA Mauro Colombo, che ha motivato la scelta di questa intitolazione con l’apporto determinante dato da Giovanni Fazzini alla nascita dell’azienda.
Successivamente è stata la volta del ricordo di Italo Bruseghini, che ha prima affiancato Fazzini nella guida del Consorzio e di SILEA e quindi ne è stato successore: “Se oggi esiste SILEA – ha affermato – e se questa società è divenuta l’importante realtà di servizio che rappresenta, il merito è stato soprattutto di Giovanni che ha dimostrato grande lungimiranza e che ha saputo dialogare, con grande pacatezza e capacità di ascolto, con tutti gli amministratori del nostro territorio. Giovanni Fazzini è un esempio per i giovani, un modello di cosa significhi fare politica con passione e per il bene comune”.
A nome del Comune di Premana è quindi intervenuto il vicesindaco Domenico Pomoni: “Maestro Giovanni o Giovannino: così tutti lo chiamavamo. E Giovanni è stato infatti un grande maestro di rettitudine, nella vita come in politica. Un uomo mite, preparato ed elegante: virtù che devono essere di stimolo per tutti noi amministratori pubblici perché sono indispensabili per approcciare ogni questione con pacatezza, eleganza e preparazione”.
Prima della scopertura della targa, è intervenuto anche il figlio Nicola: “Oggi sarebbe stato il compleanno di mio padre. Questa cerimonia, dunque, assume un valore ancora più grande perché testimonia la profonda vicinanza che gli amministratori pubblici del nostro territorio vivono ancora oggi nei confronti di mio padre. Il senso della comunità è l’esempio più grande che ci ha lasciato”.
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