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I biglietti per visitare villa Monastero a Varenna si possono acquistare anche online

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I biglietti per visitare villa Monastero a Varenna si possono acquistare anche online attraverso il servizio Vivaticket.
Il servizio è stato attivato per ridurre i tempi di attesa in biglietteria e per rendere le operazioni di vendita più rapide e smart.
I visitatori possono scegliere se scaricare sul proprio pc o smartphone i biglietti da presentare all’ingresso o effettuare il ritiro direttamente in biglietteria.
La possibilità di acquisto online consente inoltre di ridurre possibili assembramenti all’ingresso garantendo il rispetto delle regole dell’emergenza sanitaria.
Per acquistare i biglietti è necessario effettuare la registrazione e accedere alla sezione di Villa Monastero sul sito www.vivaticket.com. Da qui è possibile selezionare il giorno in cui si intende effettuare la visita e la tipologia di biglietto che si desidera acquistare.
Tutte le informazioni su tariffe, riduzioni e gratuità sono disponibili su www.villamonastero.eu.

Novità alla biblioteca Pozzoli di via Bovara

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Al piano terra della biblioteca civica “U.Pozzoli” di Lecco, è allestito il nuovo spazio, in cui è possibile scegliere e prendere direttamente in prestito opere di narrativa e saggistica, dvd, riviste, cd audio, fumetti e pubblicazioni per bambini e ragazzi, selezionati appositamente fra gli ultimi arrivi.
All’area espositiva si accede solo con mascherina, previa rilevazione della temperatura e igienizzazione delle mani, mantenendo il corretto distanziamento sociale.
Resta attivo con modalità invariate il servizio di prenotazione tramite email all’indirizzo adulti.biblioteca@comune.lecco.it, telefono al numero 0341-481122 e da catalogo www.biblioteche.regione.lombardia.it/OPACLC. La biblioteca è aperta da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.

Mostra dedicata alla Scapigliatura a Palazzo delle Paure

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“La Scapigliatura. Una generazione contro” a Palazzo delle Paure prosegue la sua indagine sull’arte dell’Ottocento italiano, con una mostra che ripercorre la storia e le istanze della Scapigliatura, movimento culturale nato e sviluppato in Italia nella seconda metà del XIX secolo. L’esposizione, curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi – Visit Different, in collaborazione con il Comune di Lecco e il suo Sistema Museale Lecchese, presenta 80 opere, tra pitture e sculture provenienti da musei pubblici e collezioni private, dei suoi maggiori esponenti, quali Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Giuseppe Grandi, Giovanni Carnovali detto il Piccio, Federico Faruffini. La mostra è visitabile il mercoledì dalle 14 alle 18, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18 (chiusa il lunedì e il martedì). Gli accessi alla mostra saranno regolati in base alle vigenti norme anti Covid-19. Visitabile fino al 10 gennaio 2021.

Civiche benemerenze 2020: le candidature entro il 6 novembre

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Come da tradizione, in occasione della ricorrenza di San Nicolò, patrono della Città di Lecco, verranno conferite le Civiche Benemerenze, assegnate a coloro che “con opere o con l’esempio, nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia, del lavoro, della scuola, dello sport, per iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico, per particolare collaborazione alle attività della pubblica amministrazione, per atti di coraggio e di abnegazione civica, abbiano dato lustro alla città di Lecco e alla sua comunità, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù sia servendone con disinteressata dedizione le singole istituzioni”.
Enti, associazioni e singoli cittadini possono segnalare i nominativi dei soggetti meritevoli della Civica Benemerenza presentando le proposte al Comune di Lecco entro le ore 12.30 di venerdì 6 novembre 2020.
Le proposte, motivate e documentate in modo dettagliato, devono essere spedite o consegnate in busta chiusa (con la scritta sul frontespizio “Proposta di civica benemerenza” e l’indicazione del mittente), all’ufficio protocollo dell’ente sito al piano terra di piazza Diaz 1.
Il Regolamento per il conferimento delle civiche benemerenze è disponibile sul sito internet istituzionale e al punto accoglienza del Comune di Lecco. Le proposte di candidatura saranno valutate dalla Commissione Capigruppo.

Comunicato dell’ Ufficio Stampa del Comune di Lecco

A Palazzo delle Paure a Lecco l’Adda è in mostra

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A Palazzo delle Paure, dal 27 settembre 2020 al 31 gennaio 2021, antiche fotografie e scatti contemporanei mettono in mostra il Fiume Adda.
La mostra “Il Fiume Adda. Di immagine in immagine, tra tempo e luce” porterà i visitatori in un viaggio per immagini sul fiume Adda, per scoprire le sue sponde, le sue acque e le sue bellezze con occhi antichi e nuovi.L’esposizione, curata da Barbara Cattaneo, Daniele Re e Luigi Erba, esporrà gli scatti dei fotografi Andrea Caronni, Rosandro Cattaneo e Daniele Re, le cui creazioni entreranno a far parte della Fototeca del Sistema Museale Urbano Lecchese.
Queste foto contemporanee andranno ad affiancarsi ad antiche cartoline, fotografie e tradizionali raffigurazioni dell’Adda, anch’esse appartenenti alle collezioni del Si.M.U.L. Questa mostra intende così tracciare un’ipotetica linea di sviluppo sull’iconografia del fiume reso celebre da Alessandro Manzoni. Un differente modo di vedere il fiume Adda che si lega strettamente all’innovazione della tecnica fotografica, all’uso del foro stenopeico e della ripresa in digitale.
La mostra sarà visitabile il mercoledì, dalle 14 alle 18, e da giovedì a domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 (chiusa il lunedì e il martedì). Per informazioni e prenotazioni: www.museilecco.org.
L’esposizione verrà corredata da tre incontri di approfondimento sul tema della fotografia, della pittura di paesaggio e dell’archeologia industriale: il 14 ottobre Luigi Erba sviscererà il tema delle “Fotografie d’acqua”, il 12 novembre Daniele Re e Lorenzo Messina rifletteranno sul rapporto tra la fotografia e l’arte contemporanea, mentre il 14 gennaio Barbara Cattaneo rifletterà sul rapporto tra l’Adda, l’arte e l’archeologia industriale. Gli incontri si terranno alle ore 21, nella sala conferenze di Palazzo delle Paure.

Tra Como e Lecco l’84% dei Comuni è a rischio frane e smottamenti

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Due fine settimana consecutivi, fine settembre e inizio ottobre, all’insegna del maltempo che sferza l’agricoltura, distruggendo le coltivazioni orticole, allagando i campi e sradicando centinaia di alberi: cresce dunque il conto dei danni provocati all’agricoltura dall’improvviso e repentino passaggio da temperature estive a quelle di un autunno inoltrato, che già hanno imbiancato anche le cime dei monti che cingono l’Alto Lago di Como.
Lo afferma la Coldiretti lariana in riferimento alla necessità di garantire risorse contro il dissesto idrogeologico sottolineato dal Ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri e da quello dell’Ambiente Sergio Costa.
“Siamo sempre più in balia del clima – sottolinea la Coldiretti interprovinciale attraverso il presidente Fortunato Trezzi – e alle prese con fenomeni estremi che si abbattono su un territorio che rivela tutta la sua vulnerabilità. Per di più, anche quest’anno si sono verificate ripetute grandinate, con chicchi anche di dimensioni inconsuete: uno degli eventi più temuti dagli agricoltori dalla semina al raccolto, perché si abbatte sulle produzioni provocando danni irrimediabili e mandando in malora un intero anno di lavoro. Va da sé che è necessario intervenire affrontando gli effetti di un clima in evidente e continuo stato di cambiamento”.
Le precipitazioni sempre più intense e frequenti si abbattono – rimarca Coldiretti Como Lecco – su un territorio reso fragile dal dissesto idrogeologico: nelle due province lariane i comuni con potenziale rischio idrogeologico medio alto sono oltre l’84% del totale (in dettaglio, l’84,8% nel Comasco e l’86,4% nel Lecchese).
L’agricoltura è investita direttamente dal problema: “La tendenza alla tropicalizzazione si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente e sfasamenti stagionali, rendendo pressochè impossibile un’adeguata programmazione della stagione colturale. Le imprese agricole, molto più che in passato, non hanno più la certezza di poter raccogliere i frutti del loro lavoro”. A ciò si aggiungono i disagi per gli effetti delle intense precipitazioni che hanno riversato veri e propri muri d’acqua sulle strade poderali, rendendole inservibili.
Gli effetti del maltempo risultano particolarmente evidenti proprio nella fascia pedemontana, più soggetta a ripetuti sbalzi termici e dove l’aria fredda proveniente dalle Alpi incontra per prima quella, al contrario molto calda, che sale dalla vicina pianura: in tutto, l’Italia ha subito perdite legate agli effetti del maltempo per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
Il Recovery fund è una opportunità per intervenire e realizzare una grande rete nazionale di bacini di accumulo, capace di garantire una costante disponibilità di acqua per l’agricoltura e la produzione di energia rinnovabile. Un esempio è il progetto che Coldiretti ha condiviso con Anbi, Terna, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti per la messa in cantiere di una rete diffusa di invasi per consentire una regimazione delle acque che garantirà una riduzione dei danni causati dagli eventuali eccessi di ruscellamento, fornendo inoltre un contributo per l’approvvigionamento idrico per gli interventi antincendio e sostenendo inoltre la produzione di energie rinnovabili da fonte idrica.

Aperto al traffico il nuovo cavalcavia lungo la via comunale di Isella

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Oggi, 10 agosto, Anas (Gruppo FS Italiane) ha aperto al traffico il nuovo cavalcavia lungo la via comunale di Isella, nel territorio comunale di Civate, in sovrappasso alla strada statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga” al km 44,400.
La nuova opera è stata realizzata da Anas, soggetto attuatore incaricato dal MIT nel maggio del 2017, dopo la demolizione del vecchio cavalcavia, provvedimento reso necessario a seguito di ispezioni e indagini tecniche che hanno riscontrato un degrado dell’intera struttura.
Il cavalcavia di Civate – Isella fu costruito dalla Provincia di Como (progetto originario del 1969) a tre campate in semplice appoggio in cemento armato precompresso. La sezione trasversale era costituita da 5 travi in cemento armato alte 90 centimetri e da una soletta superiore dello spessore di 16 centimetri. Il manufatto, affetto da gravi problematiche strutturali, non risultava più adeguato alle attuali previsioni normative. Anas ha provveduto così alle attività di progettazione e di realizzazione della nuova opera.
Il nuovo ponte ha una larghezza del piano viabile di 8,50 metri con un franco utile aumentato da 4,45 a 5,20 metri. È costituito da una campata unica di 50 metri con l’eliminazione delle tre pile intermedie originarie e dello scatolare. Inoltre, è stata realizzata una pista ciclopedonale di larghezza pari a 2,5 metri a sbalzo oltre alla trave longitudinale lato Milano.
L’importo complessivo dell’investimento è di oltre 3,2 milioni di euro.
La consegna effettiva dei lavori con apertura del cantiere è avvenuta a febbraio 2019 all’impresa Preve Costruzioni S.p.A. con sede a Roccavione (CN).  I lavori sono stati completati a fine luglio scorso per una durata complessiva di 528 giorni compreso anche il periodo di fermo cantiere per la nota emergenza sanitaria da Covid-19.
La nuova infrastruttura sarà gestita secondo un Disciplinare siglato dalla struttura territoriale Anas della Lombardia e dall’Amministrazione comunale di Civate. In qualità di Ente gestore della statale 36 Anas provvederà alla manutenzione ordinaria e straordinaria della parte strutturale dell’opera d’arte, ossia delle fondazioni, spalle, muri e appoggi, nonché delle barriere stradali e pannellature anti lancio. Il Comune di Civate avrà invece la competenza, come Ente gestore della via comunale Isella, della manutenzione ordinaria e straordinaria della pavimentazione stradale e della pista ciclopedonale, dell’impermeabilizzazione della soletta, dei giunti di dilatazione, degli impianti di illuminazione e videosorveglianza, della segnaletica orizzontale e verticale, comprese le rampe di collegamento al cavalcavia.
Foto e comunicato da ufficio stampa Anas
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Dieci consigli per combattere il caldo

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È possibile prevenire e affrontare i pericoli del caldo eccessivo. Ecco alcuni consigli e riferimenti utili per trascorrere l’estate in salute.
Si tratta di indicazioni valide per tutti, rivolte in particolare alle persone anziane, ai disabili e ai bambini, che per le loro condizioni fisiche, sono più esposti ai disturbi provocati dalle temperature eccessive. Il caldo è un pericolo se la temperatura esterna supera i 32-35 gradi, l’alta umidità impedisce la regolare sudorazione e la temperatura in casa è superiore a quella esterna (locali poco ventilati, tetti e solai non bene isolati…).
Queste le “10 regole d’oro per un’estate in salute”:
1.ricordati di bere spesso e, comunque, non meno di un litro/un litro e mezzo al giorno di acqua;
2.evita di uscire e di svolgere attività fisica nelle ore più calde del giorno (dalle 11 alle 17);
3.apri le finestre dell’abitazione al mattino e abbassa le tapparelle o socchiudi le imposte;
4.rinfresca l’ambiente in cui soggiorni;
5.ricordati di coprirti quando passi da un ambiente molto caldo a uno con aria condizionata;
6.quando esci, proteggiti con cappellino e occhiali scuri; in auto, accendi il climatizzatore (se disponibile) e, in ogni caso, usa le tendine parasole, specialmente nelle ore centrali della giornata;
7.indossa indumenti chiari, non aderenti, di fibre naturali come ad esempio lino e cotone; evita le fibre sintetiche che impediscono la traspirazione e possono provocare irritazioni, pruriti e arrossamenti;
8.bagnati subito con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore, in modo da abbassare la temperatura corporea;
9.consulta il medico se soffri di pressione alta (ipertensione arteriosa) e non interrompere o sostituire la terapia di tua iniziativa;
10.non assumere regolarmente integratori salini senza consultare il tuo medico curante.
I soggetti a rischio sono anche tutti coloro che non sono autonomi nelle comuni attività quotidiane, per problemi legati alle capacità di movimento e/o alle capacità cognitive. La rete sociale riveste in queste occasioni una grande importanza. Se nel vostro palazzo, cortile, frazione ci sono persone che vivono sole, senza parenti, è bene stabilire con loro visite periodiche e contatti quotidiani per capire come stanno, aiutarle ad affrontare le necessità di tutti i giorni e offrendo loro un po’ di compagnia.
Per emergenze (numeri verdi gratuiti, sia da telefono fisso che da cellulare) è possibile contattare l’AUSER Filo d’argento al numero 800 995 988, attivo da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18; Anteas Lecco all’800 987 761 o allo 0341 1880777; il Call center di Regione Lombardia all’800 318 318. Inoltre è possibile rivolgersi ai Servizi Integrati per la Domiciliarità (SID) di corso Monte Santo 12 (rione San Giovanni) al numero telefonico 0341 481542.
Inoltre ricordo l’iniziativa di Ferderfarma (la Federazione nazionale unitaria dei Titolari di farmacie), che anche quest’anno prevede la consegna gratuita dei farmaci a domicilio per casi non urgenti, riservata esclusivamente alle persone che sono impossibilitate a recarsi in farmacia, per disabilità o gravi malattie, e non possono delegare altri soggetti (numero verde 800 189 521, attivo nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.30). Sul sito www.federfarma.lecco.it potete consultare anche l’elenco delle farmacie aperte e di turno di Lecco e provincia.
Fonte Newsletter del sindaco Virginio Brivio del 24 luglio

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